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La Favola di Ultimo diventa realtà

Prendi sessantaquattromila persone, prendi un ragazzo di 23 anni venuto dal basso della periferia romana.
Ora mettili insieme, magari all’interno di uno stadio calcato dai più grandi nomi della musica italiana e internazionale.
Aggiungi un pizzico di magia e tanta, tanta emozione.
Ecco la ricetta affinché La Favola possa davvero iniziare.
Niccolò Morriconi, in arte Ultimo, ha lasciato tutti di sasso quando ha annunciato, tramite i suoi canali social, la data evento del 4 luglio allo Stadio Olimpico di Roma.
Le critiche non sono mancate, ma, nonostante questo, il sold-out non ha tardato ad arrivare e con questo le aspettative sono addirittura, se possibile, aumentate.
Finalmente quella data che sembrava lontanissima è arrivata, noi possiamo solo immaginare cosa passi per la testa di Niccolò in questo momento.
Quel ragazzo partito da San Basilio, che si è esibito davanti a 10 persone al Mercato di Testaccio, ora canterà davanti ad uno stadio pieno nella sua Roma.
Lo spettacolo inizia con un minimo ritardo, ma l’attesa viene ripagata alla grande.
Niccolò ci sa fare, intrattiene il pubblico per tre ore piene alternando i grandi successi dei suoi tre album (Pianeti, Peter Pan, Colpa delle Favole).
Ospiti d’eccezione sul palco due romanissimi che lo hanno sempre sostenuto: Fabrizio Moro, nato nello di quartiere di Niccolò, che ha creduto in lui fin da subito, regalandogli la grande possibilità di aprire i suoi live nel 2017, con cui canterà “L’eternità-Il mio quartiere” e “Portami via”, e Antonello Venditti, “Re di Roma“ e uno dei simboli della musica capitolina, che regalerà al pubblico in delirio la celeberrima “Roma Capoccia” (momento preceduto da un aneddoto di Niccolò che fa partire un video di un suo saggio di musica dove canta proprio questa canzone) e “Notte prima degli esami”.
Intensi entrambi i momenti acustici, prima al piano e poi alla chitarra, in cui Niccolò si mette a nudo, si espone e, nonostante ci siano 64mila persone, si ha la sensazione di vivere qualcosa di incredibilmente intimo e speciale.
Da brividi l’esecuzione di “Sogni appesi”, canzone con cui Niccolò chiude il concerto: un’unica voce si leva e canta all’unisono quello che da sempre è il motivetto del giovane cantautore “Da quando sono bambino solo un obiettivo, dalla parte degli ultimi per sentirmi primo”.
Come tutte le favole, anche questa finisce con un lieto fine: fuochi d’artificio riempiono il cielo romano e lasciano tutti a bocca aperta.
L’emozione dei presenti è palpabile, la si legge negli occhi increduli, nei sorrisi spontanei e negli abbracci sentiti.
Tutti i presenti, anche i più scettici, sanno di aver vissuto qualcosa di unico e irripetibile.
Anche noi lasciamo lo stadio con una strana felicità mista a sana stanchezza, abbiamo cantato e ci siamo emozionati.
Che dire, anche stavolta Niccolò è riuscito a fare centro nel cuore dei suoi spettatori. Non vediamo l’ora di sapere cosa ci riserverà il suo futuro tour negli stadi.
Di seguito trovare la scaletta completa de “La Favola”:
Colpa delle favole
Dove il mare finisce
Aperitivo grezzo
Ovunque tu sia
Quella casa che avevamo in mente
Cascare nei tuoi occhi
Sabbia
Piccola stella
Il ballo delle incertezze
Quando fuori piove
Amati sempre
Peter Pan
Poesia senza veli
Ti dedico il silenzio
Mille Universi
Con Fabrizio Moro:
L’eternitá (il mio quartiere)
Portami via
Ipocondria
Fateme cantà
Rondini al guinzaglio
Pianeti
La stella più fragile dell’universo
Giusy
Farfalla bianca
Medley:
Buon viaggio
Racconterò di te
Con Antonello Venditti:
Roma capoccia
Notte prima degli esami
I tuoi particolari
Forse dormirai
Fermo
L’unica forza che ho
Stasera
Il tuo nome
‘Na poesia su Roma (INEDITO)
La stazione dei ricordi
Sogni appesi