Ultimo Stadi 2025: la pioggia non ferma la favola a San Siro
- QBMusica
- 8 lug
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Com’era? Dalla parte degli ultimi per sentirsi primi.
Esatto, portare avanti un concerto sotto una pioggia battente non è da tutti. Ultimo nella sua seconda data allo Stadio San Siro di Milano ha dimostrato di non elevarsi a gran signore, ma di rispettare il suo pubblico mettendosi a totale disposizione nonostante l’evento atmosferico tutt’altro che favorevole.
L’immagine di lui seduto sotto la pioggia battente con la sua chitarra è suggestiva, perchè ci dimostra l’enorme rispetto che ha per il suo pubblico.
Ma non solo lui, anche i presenti si sono dimostrati lo zoccolo duro della situazione, perché le ore di fila prima dell’apertura dei cancelli sono state fatte con l’acqua alta più delle caviglie.
Soprattutto, chi rinuncerebbe ad una stupenda e infinita distesa di ponchi colorati?

Accanto alla singolarità del concerto, c’è sempre Ultimo, che con i suoi testi e le sue canzoni ha fatto di un concerto un vero e proprio evento. Non troppe sovrastrutture oltre ad un palco più che maestoso, ma solo lui, spalleggiato dalla sua band, a tenere testa ad oltre due ore di concerto senza mai abbassare il tiro.
Ultimo ci fa ancora capire che non servono ballerini, grandi coreografie, ma a volte è la musica a farla da padrona. Tutti, nessuno escluso, cantavano a squarciagola ogni parola, stonando, è vero, ma sentendo quei testi in modo profondo.
Accanto a brani celeberrimi, anche canzoni conosciute meno; che poi parliamoci chiaro: ci sono canzoni conosciute poco dell’artista romano?
Dicevamo: il filo conduttore del concerto potrebbe essere la pioggia, tanto che dopo il medley al pianoforte l’artista si è scusato con il suo pubblico, perché l’acqua ha causato disguidi, come il mancato movimento verso l’alto del piano, però si è rifatto aggiungendo alla scaletta i brani Stasera, Cascare nei tuoi occhi e Quando fuori piove.
“Il pianoforte si potrebbe fermare da un momento all’altro, ma noi continuiamo a cantare” è quanto ha detto Ultimo al pubblico. Torniamo all’assenza di sovrastrutture.
Può un triangolo formato da sedie vuote diventare un motivo di discussione su ogni fronte? Si, se si mettono nella stessa frase Ultimo e Stampa. L’artista ci ha tenuto a sottolineare che in realtà si tratta di un quadrato, suggerendo di farsi una risata e perché la sera precedente, quando ha lasciato intendere che i posti riservati alla stampa risultano essere sempre vuoti, stava facendo una battuta. Pungente.
Come un vero showman non ha rinunciato a scendere dal palco per avvicinarsi al suo pubblico durante 22 settembre, come da tradizione.
“Epico” è l’aggettivo usato dal cantautore per descrivere il concerto, che fa parte di un tour che conta numeri da pelle d’oca.
Che sia necessario saper nuotare per assistere al prossimo San Siro?
Arianna D'Ambrogio
Tutte le foto presenti nell'articolo sono di Giulia Parmigiani
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