Eccoci qui con il nuovo appuntamento di #AspettandoSanremo, questa volta conosceremo insieme altri 6 dei 24 artisti in gara. Se vi siete persi i precedenti, non disperate, vi basterà cliccare qui.
Federica Carta e Shade hanno già conquistato il cuore degli italiani lo scorso inverno con “Irraggiungibile” , brano certificato prima disco d’oro e poi tre volte disco di platino.
Lei cantante romana classe ’99, ha raggiunto l’apice del successo grazie alla partecipazione ad Amici ma ha incontrato la musica già da bambina (le prime lezioni di canto risalgono a quando aveva 9 anni ndr.). Nel 2016 e nel 2017 escono due singoli ( "Attraversando gli anni" e "Ti avrei voluto dire"), poi l’anno seguente pubblica "Molto più di un film", il suo primo album.
Lui è un rapper torinese (Vito Ventura è il nome di battesimo ndr.) approcciatosi alla scena hip hop già a sedici anni.
Nel 2013 si aggiudica la vittoria nel programma televisivo "MTV Split", e due anni più tardi pubblica il primo album, Mirabilansia.
Il successo arriva nel 2017 con il brano "Bene ma non benissimo", che diventa una vera e propria hit dell'estate e riceve più di di 22 milioni di visualizzazioni su YouTube.
Sul palco di Sanremo presenteranno “Senza farlo apposta”, chissà se non sarà proprio la differenza di genere e stile a determinare il loro successo.
Quello di Patty Pravo e Briga è, tra i duetti in gara in questa edizione del Festival, uno dei più chiacchierati.
Lei è alla sua decima partecipazione al Festival (la prima nel 1970 con “La spada nel cuore” insieme a Little Tony), mentre lui sale per la prima volta sul Palco dell’Ariston.
I mondi musicali dei due sono lontani, ma se è vero il proverbio che afferma che “gli opposti si attraggono” chissà cosa avranno in serbo per noi una delle icone della musica italiana (con circa 50 anni di carriera sulle spalle) e il giovane rapper romano che, nonostante sia solo all'inizio della sua “corsa”, ha già ottenuto parecchi consensi grazie sia alla partecipazione ad Amici che a successi come “Che cosa ci siamo fatti”.
“Un po’ come nella vita” è sicuramente una delle canzoni in gara che solletica la curiosità degli spettatori.
Dopo l’esordio nei Timoria si dedica alla carriera da solista componendo ben 13 album. E’ stato giudice fisso di Amici 14 e coach The Voice of Italy 2018, mentre ha partecipato ben 7 volte al Festival di Sanremo registrando successi sia tra i Giovani, nel 2001 vince il premio della critica con “Raccontami”, che tra i big vincendo sia da solista, con “Angelo” nel 2005.
Torna sul palco del Festival sia per duettare con Emma e i Modà sul brano “Arriverà” (seconda classificata) sia come ospite prima nel 2012, cantando “La voce del silenzio”, che nel 2018 insieme a Max Pezzali e Nek, con i quali ha portato avanti un progetto musicale comprendente un tour live.
Daniele Silvestri, nato a Roma nel 1983, inizia la sua carriera da musicista nel 1994 quando pubblica il suo primo album “Daniele Silvestri” e l’anno seguente, nella categoria “Nuove Proposte” del Festival di Sanremo ha presentato “L’uomo col megafono” vincendo il premio “Volare” per il miglior testo.
Nel 2002 presenta “Salirò” sul palco dell’Ariston, aggiudicandosi il premio della critica, e pubblica l’album “Unò-Duè”. Nel 2007 il singolo “La Paranza” si aggiudica il quarto posto al Festival di Sanremo.
“Il padrone della festa” esce nel 2014 e vede la partecipazione di Niccolò Fabi e Max Gazzè mentre in “Acrobati”, pubblicato nel 2016, troviamo importanti collaborazioni, come quella con Caparezza. Insomma, l’esperienza musicale di Daniele Silvestri è senz’altro un punto a suo favore, così come lo stile inconfondibile e i testi unici. Basterà questo per permettere ad “Argento Vivo” di aggiudicarsi il gradino più alto del podio?
Gli Ex-Otago sono un gruppo formato da Maurizio Carucci (voce, tastiera, cori) Simone Bertuccini (chitarra acustica, classica e elettrica, basso), Olmo Martellacci (tastiera, sintetizzatore, wurlitzer, basso, sassofono, flauto traverso), Francesco Bacci (chitarra elettrica, charango, basso, armonium, cori) e Rachid Bouchabla (batteria e percussioni). Vengono considerati un gruppo indie-pop e negli anni hanno raccolto collaborazioni prestigiose come quella con artisti geniali del calibro di Caparezza, Levante, Jake La Furia o Max Pezzali.
Il loro prossimo disco, che uscirà a Marzo, si chiamerà “Corochinato” e prende il nome da un liquore genovese, città che permea molte loro canzoni.
Oltre 300 mila persone solo nel mese di dicembre li hanno ascoltati su Spotify (potete ascoltarli qui), potrebbe essere “Solo una canzone” la rivelazione di questo Festival?
Nato a Roma nel 1987, Simone Cristicchi fa il suo esordio nel mondo della musica negli anni ’90 quando, dopo essersi esibito nei locali "The place" e "Il locale", vince nel 1998 il Concorso Nazionale Cantautori con "L'uomo dei bottoni", aggiudicandosi anche il Premio Siae per la miglior canzone.
Dopo aver aperto alcuni concerti di Max Gazzè e Niccolò Fabi, arriva al successo pubblico nel 2005 con “Vorrei cantare come Biagio” (Antonacci ndr.), singolo che anticipa l’uscita dell’album “Fabbricante di canzoni”.
Il secondo posto nella categoria Nuove Proposte del Festival di Sanremo, ottenuto grazie a “Che bella gente” (2006), anticipa la vittoria tra i big arrivata l’anno seguente grazie a “Ti regalerò una rosa”, canzone che lo consacra come uno dei migliori cantautori italiani.
Lo scorso anno ha duettato con Fabrizio Moro ed Ermal Meta su “Non mi avete fatto niente” arricchendo la canzone con la lettura di una struggente introduzione (guardalo qui), quest’anno torna sul palco dell’Ariston con “Abbi cura di me”, sicuramente le aspettative sono alte.