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  • Arianna

Cordio: Ritratti Post Diploma Vol II


Cordio è un giovane artista che avete avuto modo di incontrare spesso nel nostro blog. Si inserisce in quella nicchia di cantautorato italiano di cui la nostra nazione va sempre fiera e orgogliosa. L'artista torna a far parlare di sè per l’uscita di Ritratti Post Diploma Vol II, che segue il primo volume di Ritratti Post Diploma, uscito nel 2019. Il disco contiene cinque brani, la cui produzione è stata affidata ad Ermal Meta e Giordano Colombo. Da sottolineare è il contributo degli Gnu Quartet nei brani Martina fa la guerra e Musica su Marte. A seguire la tracklist:

1) Quei giorni limpidi di leggerezza

2) Martina fa la guerra

3) Fuori dal blues

4) Vernice

5) Musica su Marte

Sono cinque i giovani volti che si individuano nella copertina, come sono cinque i brani contenuti nell’album. Tutti i brani sono intensi, ma senza cadere nella banalità della solita canzone romantica o struggente.

Noi siamo stati ad un suo live ed è stato come sedersi e chiacchierare tra amici, ma su una base musicale. Non si sente il distacco tra artista sul palco e pubblico, questo potrebbe anche essere dovuto alla sua giovane età. I testi sono chiari, ti lasciano scivolare tra una considerazione e l’altra, senza aver bisogno di parafrasare molto. La storia è lì, proprio come Cordio. Ascoltando questo album, si nota subito una crescita rispetto al primo volume di Ritratti Pst Diploma.

Cordio si rivolge al suo pubblico, composto per lo più da suoi coetanei, che riesce a comprenderlo alla perfezione il più delle volte. Dalla gioia mischiata alla malinconia di Quei giorni limpidi di leggerezza, in cui inizialmente ci viene raccontata una storia d’amore che procede a singhiozzi. I momenti in cui lei prende il volo per Malpensa e arriva nel suo monolocale hanno un sapore di innamoramento e tranquillità, per poi arrivare a un punto in cui il sapore cambia, sopraggiunge la malinconia. Le cose cambiano, ma qualcosa resta sempre. In Martina fa la guerra troviamo un’intensità testuale che ci fa immergere nel momento dell’innamoramento, in cui spesso si mette da parte l’apparenza per innamorarsi “della parte che non mostra mai a nessuno”. Viene affrontato il momento che segue la fine di una relazione. “È mancato l’amore o il coraggio? […] L’hai voluto anche tu”. Gli archi sono la ciliegina sulla torta di un brano già bello e intenso sul piano testuale. Fuori dal blues è una dedica d’amore del ventunesimo secolo, mentre Vernice ci fa domandare se davvero è possibile dimenticare chi si è amato e ogni piccolo dettaglio legato a questa persona. L’ascolto si conclude con Musica su Marte. È come se Cordio ci aprisse il suo diario e ci sussurrasse quello che c’è scritto in una pagina a cui è particolarmente legato.


Andate ad ascoltare il disco se non l’avete già fatto e poi correte sui nostri canali social, come sempre siamo lì per confrontarci e scambiarci opinioni.


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