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  • Sara

Il "figlio di Bologna" incanta la sua città


Ph: Rockon.it

Se potessi fare una domanda a Cesare Cremonini gli chiederei: come ci si sente a essere inno di una generazione? Ma soprattutto come ci si sente a essere colonna sonora di più generazioni? Questo si respira ad un concerto di Cesare Cremonini: ricordi, perchè vuoi o non vuoi almeno una canzone è legata a un momento della nostra vita.

L'ultima data di questo #CremoniniStadi2018 che si è svolta ieri a Bologna ha dello storico: dopo quasi 40 anni un "figlio di bologna", come si è definito lui, si è esibito nello stadio della sua città e lo ha fatto con grande successo con un sold out annunciato diversi mesi fa.

Il live di ieri sera si è aperto con "Possibili Scenari" canzone che da il nome all'ultimo album di Cremonini che per tutta la serata illuminerà il palco oltre che con la sua musica con le sue camicie ultra luminose e per sottolineare la voglia di far festa si parte subito già dalla prima canzone con una cascata di stelle filanti che richiamano i colori dell'arcobaleno e del disco.

Si inizia a ballare subito dalla seconda canzone con "Kashmir-Kashmir" canzone in rotazione radiofonica per il periodo estivo, dopodiché si inizia ad aprire lo scatolone dei ricordi e a cantare a squarciagola con "PadreMadre" per poi pian piano arrivare alla magia dello stadio illuminato dai telefoni su "La nuova stella di Broadway" ; ma la prima perla arriva da una versione tutta nuova di una delle prime canzoni da solista di Cesare Cremonini "Latin Lover" che porta il pubblico in un' atmosfera quasi surreale per poi tornare subito a ballare con "Lost in the weekend" durante la quale anche lui sul palco balla e gioca con la telecamera che trasmette le immagini ai maxischermi sul palco.

Ph Panorama.it

Parla poco Cremonini durante la serata ma lascia parlare più che egregiamente la musica, racconta di quanto si senta a casa li nello stadio della sua città: "Di solito prima del concerto mi dico -adesso salgo sul palco e do spettacolo dimostro ciò di cui sono capace- per darmi carica, ma qui non mi sento di dover dimostrare nulla perchè sono a casa."

Dopo i vari momenti danzerecci si apre uno momenti più emozionanti della serata, il cantautore raggiunge il piano e si apre con una versione tutta nuova piano-voce di "Figlio di un Re", "Una come te" in cui il pubblico duetta in grande armonia con un Cremonini sorpreso dalla forza di quelle voci e concludendo il momento con piano cantando "Le sei e ventisei" altra poesia dalle immagini dolcissime che fa parte della discografia del cantautore bolognese.

Ph: Repubblica.it

La grande festa riprende con "Mondo" e non ci vuole poi tanto per arrivare a una delle canzoni che probabilmente era tra le più attese della serata.

La presenta insieme a Ballo,bassista storico di Cremonini già dai tempi dei Lunapop "ho un annuncio importante da fare e ho deciso di farlo proprio qui a Bologna oggi.

Volevo dire che noi dopo vent'uno anni, siamo ancora bellissimi" e parte una delle intro più celebri della musica italiana degli ultimi 20 anni, quella che ha segnato più ricordi nella vita di molte persone, quella che anche il meno avvezzo al ballare e cantare non riesce a star fermo ascoltandola, insomma parte "50 Special" e lo stadio, neanche a dirlo, esplode e si prepara alla chiusura di una serata che resterà nel cuore di molti, ma prima con due parole fa una piccola dichiarazione d'amore alla sua città "tutte le mie canzoni, tutte, le ho scritte a Bologna e ne sono contento e continuerò certamente a farlo.

La chiusura viene affidata a "Marmellata #25" insieme alle due canzoni più di successo dell'ultimo album ovvero "Poetica" e "Nessuno vuole essere Robin" che come una carezza accompagna lo stadio al termine della serata affidato alla classica "Un giorno Migliore" quasi come a chiudere un cerchio per poi certamente aprirne un altro, quasi come un augurio a tutti i presenti "domani sarà un giorno migliore, vedrai..." Durante il momento al piano non manca l'omaggio con "L'anno che verrà" al grande Lucio Dalla, simbolo della canzone italiana e il simbolo per eccellenza di Bologna, perchè può sembrare strano ma quando sei a Bologna si sente Lucio nell'aria e ieri notte ha cantato con tutti noi dentro lo stadio sicuramente appoggiato sul piano accanto a Cremonini.

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