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  • Arianna, Simona, Alessia

Intervista ai Deschema: Tabula Rasa


Il 2016 è l’anno in cui Gianluca Polvere (Voce, Synth), Nicola Facco (Chitarra), Giulio Cappelli (Chitarra), Emilio Goracci (Basso) e Massimiliano Manetti (Batteria), si uniscono sotto il nome Deschema.

Il 2018 sancisce l’ascesa della band grazie all’arrivo in finale ad Arezzo Wave per la sezione Toscana e alla vittoria di Area Sanremo, grazie al quale partecipano a Sanremo Giovani, dove conquistano il podio e tra marzo e aprile del 2019 intraprendono il Sanremo Giovani World Tour (un tour mondiale con cui toccano le principali città nei 5 continenti).

Sempre nel 2019 si esibiscono sul palco principale del MEI e ricevono il premio come unica band autoprodotta ad aver partecipato al Sanremo Giovani World tour, e ad aver quindi calcato i palchi di tutti e 5 i continenti.

Abbiamo intervistato la band, oggi impegnata nella scrittura di brani che comporranno un nuovo progetto musicale, in seguito all'uscita del singolo “Tabula Rasa” (click qui per vedere il video).

Curiosi di leggere cosa ci hanno raccontato? Vediamolo insieme:

Per iniziare, vi andrebbe di raccontarci come è nata la band?

Suoniamo insieme fin da ragazzini, quindi siamo cresciuti sia come persone che come musicisti nello stesso gruppo.

Il progetto "Deschema" nasce verso la fine del 2016 perché avevamo l'esigenza di creare un'entità più matura e rinnovare il nostro stile.

Dopo il podio a Sanremo Giovani 2018 grazie al brano “Cristallo” e il successivo Sanremo Giovani World Tour, avete toccato i vari continenti; in che modo le culture a cui vi siete avvicinati hanno contaminato la vostra musica?

Qualche ritmo o qualche atmosfera ha influenzato quello che ascolteremo da voi in futuro?

È stata un'esperienza più unica che rara: fare il giro del pianeta in un mese non succede tutti giorni, specialmente per una giovane band italiana.

Il fatto che siamo riusciti con le nostre forze a raggiungere un tale risultato dà ancora più valore a tutto ciò.

Ogni Paese visitato ci ha regalato emozioni quindi è difficile avere preferenze, comunque ci portiamo nel cuore sicuramente Tokyo per la sua cultura e le sue traduzioni, Sydney e Toronto per la modernità e la mentalità multietnica.

Cercheremo di mettere in musica quello che abbiamo provato durante questa esperienza incredibile.

Avete accompagnato l’uscita del singolo facendo “Tabula Rasa” sui vostri social della storia passata della band, questo brano segna un nuovo inizio?

Cancellare tutto dai social è una scelta estetica perché volevamo appunto dare l'idea di un nuovo inizio. In realtà, come abbiamo raccontato nella presentazione del pezzo, per noi la tabula rasa è avvenuta l'anno scorso, prima ancora di partecipare al Festival di Sanremo.

Volevamo raccontare quel periodo di buio e di panico che abbiamo attraversato. Potevamo decidere di mollare ma ci siamo rimboccati le maniche e siamo ripartiti.

Questo pezzo è per tutti coloro che hanno bisogno di ripartire da zero.

Cosa dobbiamo aspettarci dai Deschema in futuro? Potete farci qualche spoiler?

Sicuramente nuova musica, prima di quanto pensiate. E poi vogliamo fare più concerti possibili perché il live è la nostra vera forza!

Non ci resta che aspettare la nuova musica e sperare di assistere a quanti più live possibile!

Arianna D'ambrogio

Simona Valentini

Alessia Campiti

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