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  • Simona&Arianna

Vietato Morire Tour: un trampolino di lancio per giovani promesse


Vietato Morire Tour

Giunti quasi al termine dell’acclamatissimo #VietatoMorireTour di Ermal Meta, ci sembra necessario spendere qualche parola sugli artisti che si sono occupati dell’apertura dei vari eventi. Sebbene siano stati già citati nel nostro precedente articolo, abbiamo deciso di dedicare loro uno spazio a se stante perché riteniamo indispensabile promuovere, nel nostro piccolo, la buona musica italiana che cerca di imporsi.

Ma allora, chi sono gli Opening Act di Ermal Meta?

Procederemo in ordine alfabetico partendo quindi, dal simpatico e talentuoso Carlo Bolacchi, cantautore sardo ma reggiano d’adozione. Nel 2012, a fronte dello scioglimento della sua band i “Fluminera” (2011), intraprende il suo progetto solista incidendo “Verità Libera”. Nel 2017 vince Area Sanremo con il brano “Paolo Fox” e acquista popolarità tanto che viene invitato ad aprire concerti di alcuni suoi colleghi cantautori come Zibba e, appunto, Ermal Meta.

Nei suoi live è accompagnato dal percussionista Samer Gaber. Insieme garantiscono una performance coinvolgente e carismatica durante la quale risulta assai difficile restare fermi.

Pierfrancesco Cordio, in arte Cordio, è il secondo artista di cui parleremo e forse quello che ci ha colpito di più anche in virtù della sua giovane età. Poco più che ventenne, dimostra già una grande capacità di scrittura. I suoi testi sono profondi e maturi, rivelativi di un universo interiore non indifferente, caratteristica fondamentale di ogni cantautore che si rispetti.

Le sue capacità non passano di certo inosservate, tanto che Ermal Meta lo prende sotto la sua ala rendendolo uno degli opening act del suo Tour.

Sebbene sia agli esordi della sua carriera e non sia ancora possibile ascoltare qualche sua produzione registrata, Cordio annuncia di essere a lavoro per la stesura del suo primo disco (che sicuramente non ci sfuggirà).

Dovendo scegliere uno dei testi tra quelli proposti nei Live, la nostra attenzione non può che cadere su "ritratti post diploma", canzone emblema di tutti i ragazzi che affrontano il periodo di transito tra il liceo e il mondo universitario/lavorativo, in cui l'artista ci invita a seguire le nostre passioni piuttosto che le fredde logiche.

La terza artista presa in esame è Teresa Capuano, in arte “Katres”. Catanese di nascita, trascorre la sua infanzia a Napoli, dove inizia a suonare e comporre. Alla fine del 2008 è tra le finaliste del prestigioso Premio nazionale Bianca d'Aponte, con il brano Bianco Elettrico.

Nel 2009 è finalista al Premio Bindi e ancora una volta al Premio Bianca d’Aponte. Tra il 2010 e il 2012, partecipa a vari festival e ricevi premi alla critica con “Coiffeur”. Nel 2013 presenta “farfalla a valvole”, il suo primo lavoro discografico che racconta il viaggio di una donna. "Ormai ho deciso" è il suo ultimo singolo.

La meravigliosa voce di Katres accompagna armoniosamente le sue melodie. Il suo modo di fare musica è ben distante da quello che ci viene inculcato quotidianamente, esce completamente dagli schemi.

Dulcis in fundo, La Scapigliatura. Una band formata da Niccolò e Jacopo Bodini, fratelli cremonesi che da sempre suonano e scrivono insieme le loro canzoni.

Le loro canzoni rivisitano la tradizione cantautorale italiana in chiave ironica attraverso l’utilizzo di numerose citazioni culturali.

La Scapigliatura è stata premiata con la Targa Tenco 2015 per la miglior “Opera Prima”. mentre nel 2016 album e band hanno ricevuto il “Premio Lunezia”.

La loro stile pop-alternativo e la loro propensione alla musica elettronica incuriosiscono il pubblico e lo spingono a rimanere con gli occhi attaccati al palco per tutta la durata dell’esibizione.

L'ultimo singolo è "L’Ultimo Metrò".

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