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Aenea: il mio cuore è un fiume in piena


Martedì 15 dicembre è uscito “TRAILER DEL PARADISO” il primo singolo di AENEA.

Come spiega l’artista sui suoi social, con questa canzone si spoglia e mostra la sua parte più pura, provando a dare un senso al dolore.

A riguardo l'artista dichiara: "Per me è difficilissimo spogliarsi, affrontare nudo tutte le mie paure, il mio cuore non sa tacere mai, prova tutto troppo forte. Però è un’urgenza, è una terapia. Provare a dare un senso al dolore. La canzone è nata da sola ma adesso sono io a vivere dentro di lei. Spero di incontrare carezze, spero di trovare qualcuno che riesca a sentire quello che sento io.”

Di seguito la nostra intervista.


Ciao, per iniziare parlaci un po’ di te, chi è Aenea? Come ti presenteresti ad un ipotetico ascoltatore? Aenea è un essere umano, un ragazzo che ha scelto per necessità di mettere sul "piedistallo" la sua anima più pura e fragile che di solito Alessandro, preferisce tenere nel pozzo. Non mi piace definirmi in alcun modo, ogni definizione credo sia un limite che mai vorrei trovarmi davanti. Non mi sento un cantante né tanto meno riesco a dire che sono un artista, sono un espressionista in tutto e per tutto. Vivo la mia vita microfondando il cuore e tutti i suoi deliri. Questo sono io, questo è Aenea.


“Trailer del paradiso” è il tuo primo singolo, emozionato? Emozionato sarebbe riduttivo. Non dormo da una settimana praticamente. È un'emozione ineguagliabile mettersi a nudo e lasciare a tutti la possibilità di osservarti. È difficilissimo quanto necessario. Alla mezzanotte dell'uscita ho pianto forte, inizia una storia che non voglio interrompere mai. Sono stato inondato da amore e nella vita ho imparato a non dare nulla per scontato, figuriamoci la carezza di uno sconosciuto. Da quando sono nato cerco di capire perché sono nato, cosa ci faccio in questa Terra, spero di averlo capito.


Cosa intendi quando dici che “Trailer del Paradiso” è nata dall’ “impellenza di microfonare il cuore”? Da quando sono nato sono sempre stato schiavo della mia ipersensibilità, chiamiamola così e mai ho saputo gestirla. Il mio cuore è sempre stato un fiume in piena che esonda troppo spesso. Questo fiume mi ha portato spesso a sbattere su rive e scogli e a farmi male. Tanto male. Ho fatto tanto per controllarlo finché ho capito che l'unico modo per dare un senso a questa energia era quello di liberarla. Fa paura ed è pericolosissimo ma come diceva uno dei miei maestri, il mio sarà un difetto dell'anatomia. So dove ha casa il cuore degli altri, il mio no, romba dappertutto e a questo punto che questa vita sia incredibilmente pazza da puntare tutto su di lui. Senza filtro alcuno, senza sovrastrutture, lascio che sia sempre lui a comandare e non c'è alcuna retorica in questo. È l'unico che mi ha portato a sentirmi a casa.


La parola “trailer” mi ricollega in qualche modo al mondo cinematografico e qualche giorno a hai pubblicato su Instagram appunto un video in cui anticipi la canzone. Quale valenza hanno per te le immagini quando nasce una canzone? Il cinema e le immagini hanno un ruolo importante nella mia vita. Amo la verità e tutto ciò che possa aiutarne l'esaltazione. Le immagini possono essere utilizzate per far parlare il cuore o per fotografare un attimo. Tutto ciò che può generare empatia è importante, ogni modo che ho per farmi comprendere è fondamentale. Sto cercando di vedere se esiste chi mi assomiglia e sono pronto dunque a raccontarmi in ogni modo. Quando ho scritto questa canzone avevo una sola immagine in testa: il sorriso di Bianca, tatuato sui miei occhi, non vedevo altro, non potevo liberarmene e non volevo neanche farlo. In questo senso l'immagine valeva tutto. Scriverla è stato quasi incosciente anzi senza quasi.


Hai dichiarato: “Il mio cuore non sa tacere mai, prova tutto troppo forte”, é la musica la chiave per affievolire e convivere con queste sensazioni? La musica mi ha dato la possibilità di dare un letto a questa ipersensibilità. Non affievolisce nulla anzi probabilmente amplifica in maniera esponenziale ogni mia sensazione ma la accarezza anche. La musica dà un senso a tutto questo e mi permette di leggermi più a fondo. La musica non guarisce ma se trova comprensione, empatia e condivisione...accudisce. E io cerco questo.


Nel panorama musicale italiano, e non, c’è un artista a cui sei particolarmente legato e con cui ti piacerebbe collaborare in futuro? Quale canzone non manca mai nel tuo “iPod”? Ce ne sono tanti a cui sono legato. Ho tatuato sulla pelle Niccolò Contessa ma credo che non riuscirei neanche ad avvicinarmi a lui. Voglio tanto bene a Gazzelle, credo sia il più talentuoso al momento ma sono anche di parte. Sono cresciuto con un idolo che mai rinnegherò e si chiama Marco Castoldi, in arte Morgan, lavorare con lui sarebbe un'estasi. Però se dovessi dire necessariamente un nome con cui fare una collaborazione domani ti direi Vasco o forse Tiziano Ferro, i più forti di tutti, senza cercare di darmi un tono e fare nomi più ricercati. La canzone che non può mai mancare nel mio "iPod" è Rocket Man di dio Elton John.


Puoi dirci qualcosa sui tuoi progetti futuri? Cosa pensi della situazione che la musica sta vivendo? La situazione che la musica sta vivendo è alquanto triste. Purtroppo nel 2020 il tema della "perdita dell'aureola" della cultura è arrivato ai suoi massimi storici, soprattutto per quanto riguarda la musica. È un settore che è stato giustamente chiamato a mettersi da parte per motivi ben più importanti e difendo questa necessità ma andava e andrebbe fatto con rispetto, con dignità e soprattutto con tanto supporto. Ci sarebbero tante cose da dire su un mondo che ha bisogno di grandi rivoluzioni a partire dal suo interno. I miei progetti futuri? Continuare a esprimermi, in ogni modo, sempre.


Per concludere, una domanda di rito: qual è l’augurio che fai a te stesso e alla tua musica? Mi auguro che sia sempre "cuore, passione e verità". Mi auguro di trovare orecchie pronte ad aprire il cuore, mi auguro di essere compreso e di poter continuare ad esprimermi sognante come il bambino pazzo che sono.


Nel ringraziarti di essere stato con noi, ti facciamo un sentito in bocca al lupo!

Viva il lupo e che sia sempre adorato.


Simona Valentini

Arianna D'Ambrogio

Alessia Campiti

Flavia Paoli


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