- Arianna
Da San Basilio allo Stadio Olimpico: il grande concerto di Fabrizio Moro

“Poche volte sai ti rendi conto mentre vivi un momento che poi sarà speciale”.
Ogni momento sul palco dello Stadio Olimpico di Roma è indelebile nella mente e nel cuore di Fabrizio Moro e dei suoi ‘grandi’.
Dopo il successo al Festival di Sanremo (vincitore insieme ad Ermal Meta con il brano “Non mi avete fatto niente”) e il quinto posto all’Eurovision Song Contest, il cantautore di San Basilio sceglie Roma per dare il via al suo tour che presenta un calendario già lungo ed articolato, ma in continuo aggiornamento.
La Curva Sud ha accolto sul palco Fabrizio e i suoi compagni d’avventura (Andrea Ra al basso, Alessandro Inolti alla batteria, Roberto Maccaroni e Danilo Molinari alle chitarre, Claudio Junior Bielli alle tastiere e programmazioni) con circa 20.000 cuori pulsanti affamati di musica ed emozioni.
Gli spettatori del live si sono trovati a bordo di una giostra di emozioni che si è alternata tra canzoni ormai ‘adulte’, in quanto pubblicate anni fa e brani della nuova guardia.
C’è “Tutto quello che volevi” a dare il via alla festa, ad un live intenso, pieno di musica e scarno di chiacchiere inutili, in quanto è lampante che a Fabrizio Moro importi solo di mettere al centro la sua arte e coinvolgere i suoi fan, il resto è un contorno.
“Soluzioni” e “Tu” fanno scaldare il pubblico.
“Quando sono entrato mi ha fatto un po’ paura questa situazione, l’ho sognata da tanto tempo, da quando ero un ragazzino in pratica [...] e sognavo di suonare qui davanti a voi, davanti al mio popolo. Ho avuto un po’ paura prima di entrare, ma ora abbiamo scaldato i motori e siamo pronti per dare il via a questa nostra festa” dice Fabrizio Moro visibilmente emozionato.
"È solo amore", "Alessandra sarà sempre più bella", "ll peggio è passato", "La complicità", "Fermi con le mani" e "L'essenza", anticipano l’ingresso sul palco del primo ospite della serata: Ultimo. I due artisti duettano su “L’eternità (il mio quartiere)” e poi stupiscono il pubblico con un duetto del tutto inaspettato su “Melodia di giugno”.
"Sono anni che ti aspetto", "L'inizio", "Ognuno ha quel che si merita", "Sono solo parole", "Giocattoli", "Da una sola parte" e "Intanto" si susseguono e fanno ballare il pubblico ma allo stesso tempo lo emozionano.
Un momento molto intenso e profondo è quello che segue l’ingresso sul palco della meravigliosa Fiorella Mannoia. “I pensieri di Zo” e “Acqua” sono i brani sui quali i due artisti mixano le loro voci e le loro anime facendo sognare i presenti.
"Eppure mi hai cambiato la vita", "Sangue nelle vene" e "21 anni" anticipano una canzone molto intima ed emozionante, ossia "Babbo Natale esiste", che è accompagnata da una scenografia semplice ma toccante e vede l’ingresso sul palco di Batman e Spiderman.
La canzone con cui Fabrizio Moro nel 2007 si è aggiudicato il leoncino d’oro al Festival di Sanremo, “Pensa”, è seguita dall'ingresso sul palco del “comparino” Ermal Meta, con cui il cantautore romano ha sbaragliato la concorrenza e ha trionfato con “Non mi avete fatto niente” al Festival del 2018.
Con "Portami via" e "Parole rumori e giorni" Fabrizio e i suoi compagni salutano momentaneamente il pubblico, per poi tornare sul palco con più carica di prima, se possibile, e concludere il lunghissimo live con gli ultimi quattro brani: "Un'altra vita", "Libero", "Sono come sono" e "Pace".
Gli occhi lucidi, i sorrisi luminosi, le espressioni stanche ma felici, i segni dell’abbronzatura presa nelle ore d’attesa, sono i tratti che saltano all'occhio nei volti e nei corpi del pubblico presente nello stadio, pronto a sostenere il proprio beniamino in uno dei traguardi più importanti a cui un artista possa aspirare.
Fabrizio, i tuoi “grandi” fan sono sempre pronti a sostenerti e camminano con te, non sono mai distanti di un passo.
Daje tutta Fabrì!
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