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Il nostro viaggio musicale nel mondo. Gli España Circo Este si raccontano


Con oltre 400 concerti in soli 5 anni di attività, gli España Circo Este rappresentano una band dal suono unico: Pop, Punk, Cumbia,Reggae, tutto in una sola parola: Tango-Punk.

Li abbiamo intervistati per voi, continuate a leggere per scoprire cosa ci hanno raccontato.


Ciao ragazzi, benvenuti ai nostri microfoni! La vostra band è nata cinque anni fa. Raccontatemi qualcosa in più sulla genesi del vostro gruppo e del motivo per cui porta questo nome.


Ciao a voi e grazie dell’invito! España Circo Este non è altro che una sigla, un codice

che rappresenta il viaggio compiuto dalla band. L’idea del gruppo è nata in Argentina, si è sviluppata in Spagna e poi si è trasferita definitivamente in Italia. Un nome in costante movimento, come noi!


Il 25 Febbraio è stato pubblicato “Prosecco”, il vostro nuovo singolo. È un brano che

racconta il desiderio di scappare dalla monotona quotidianità e il desiderio di fare

nuove esperienze. Riassumendo sostanzialmente riguarda la nostra vita. Possiamo

dire che questo brano rispecchia la vostra generazione e parla di voi stessi o vi siete

ispirati ad altro?


No, non penso che questa canzone rispecchi la nostra generazione, anzi! Piuttosto è un invito, un’esortazione che rivolgiamo alla nostra generazione e a noi stessi: “usciamo dai piccoli perimetri in cui siamo costretti, dalle regole che ci hanno imposto, guardiamo lontano, al futuro, per conoscere chi non conosciamo, chi ci sembra diverso ma in realtà è come noi!”.

In questi ultimi anni siamo stati costretti in casa, spettatori di un mondo nel caos, dove la paura e la violenza sembrano vincere. Noi non vogliamo arrenderci. Vogliamo volare via dalle cose più quotidiane e scoprire tutte le meraviglie di questo mondo, parlare lingue diverse, viaggiare in luoghi lontani, conoscere usanze e abitudini nuove. Siamo convinti che il mondo sia ancora un posto molto bello e nessuna pandemia o guerra ci convincerà del contrario.


Mi ha incuriosito la cover che avete scelto per questo singolo. Come mai sono

rappresentate delle orche?


Il concept del nuovo disco è uno degli habitat preferiti delle orche… all’uscita del disco ti sarà tutto chiaro!


Dalla vostra bio emerge soprattutto la quantità e qualità di palchi che avete calcato

nel corso degli anni. C’è un artista che ricordate con più affetto?


Sono tanti, tantissimi. Però ovviamente a questa domanda non posso che rispondere Manu Chao. Prima di tutto per mille ragioni affettive, Manu è una persona davvero speciale. Poi ovviamente per motivi professionali: è chiaro che l’apertura ai suoi concerti, arrivata agli esordi della nostra carriera, ci ha aperto tantissime porte. Penso che il concerto all’Autodromo di Monza il giorno del suo cinquantesimo compleanno sarà uno dei ricordi più belli che porteremo per sempre nel cuore.


In cosa vi ha fatto crescere fare tanta gavetta?


La gavetta è stata una “scuola” senza pareti o compiti in classe che ci ha insegnato a stare insieme. Non cambieremmo gli anni di furgone, sudore, notti insonni con nulla al mondo. Solo così impari a stare in un gruppo, a sopportarti, a stringere rapporti veri e duraturi. Condividendo alti e bassi, condividendo locali beceri e palchi enormi. Questa cosa ti tempra, e ti lega come band. È qualcosa di inspiegabile e profondo che ci unirà sempre.


La vostra musica è un insieme di tante sonorità diverse, probabilmente lontane dal

gusto musicale nazional popolare e/o radiofonico. Questo secondo voi può essere un

limite? (discograficamente parlando)


Come diciamo in "Prosecco", pensiamo che in tutti vi sia la curiosità di incontrare, perimentare e conoscere cose nuove, fuori dall’ordinario, oltre la routine. Se la nostra musica può essere qualcosa di “diverso”, un ponte verso l’insolito, ben venga. Non ci preoccupiamo molto dei limiti, anche perché non ce ne diamo solitamente.


Qual è la valenza che la musica ha per voi nella vita di ogni giorno?


Tutti noi viviamo di e con la musica, non c’è una giornata che passi senza ascoltare un disco, suonare un riff seduto nel bagno mentre faccio la cacca, o guardare un live su YouTube. Tra noi c’è chi produce, chi insegna musica, tutti e quattro in qualche modo siamo attratti da questa forza gravitazionale.


In vista c’è un nuovo disco in arrivo. Quali sono le vostre aspettative a riguardo? Qualche anticipazione?


Il nuovo disco uscirà presto e sarà un viaggio speciale in uno dei posti più incredibili della terra…i primi due indizi li abbiamo già dati con “Amico" e “Prosecco”. Prestissimo ne arriverà un altro.


Pensando alla dimensione live di cui si parlava poc’anzi. Possiamo aspettarci un tour nei prossimi mesi?

Per quest’anno siamo pieni di sorprese! L’estate sarà “on the road”. Stay tuned!

Per concludere. Qual è l’augurio che fate a voi stessi e alla vostra musica?


Che sia un nuovo tempo fatto di pace e di concerti per stare insieme, divertirsi e condividere momenti di socialità e bellezza. Troppa roba? W il caos perché l’ordine ha fallito!


BIOGRAFIA:

Gli España Circo Este sono: Marcelo (Voce, Chitarre), Jimmy (Batteria, Percussioni, Voce), Ponz (Basso, Synth, Voce),Matteo (Fisarmonica, Chitarre, Violino, Voce). Con oltre 400 concerti in soli 5 anni di attività, gli ECE rappresentano una band dal suono unico: Pop, Punk, Cumbia,Reggae, tutto in una sola parola: Tango-Punk. La band nasce nel 2013 e alla fine dello stesso anno pubblica l'Ep "Il Bucatesta". "La Revolución del Amor", il loro primo full lenght, esce nel gennaio 2015. Dopo un lungo tour in Europa che li porta a suonare come band di supporto ufficiale per Manu Chao e Gogol Bordello e come opening act per artisti come Dubioza Kolektiv e Shaggy e ad esibirsi presso importanti festival come l’Home Festival in Italia, il Passpop, il Polé Polé e il Lowlands Festival in Olanda, nel gennaio 2017 pubblicano il loro secondo album "Scienze della maleducazione", anticipato dal primo singolo “Dammi un beso”. Dopo aver collezionato quasi 100 concerti tra l’Italia e l’Europa (Weekend Beach Festival di Malaga, Mercat de la Musica di Barcellona, Zwarte Cross in Olanda e Horizonte Festival in Germania), a giugno del 2018 pubblicano per il mercato Sud Americano "Bau Bau Ciudad", un EP di tre tracce in collaborazione con l'artista messicana Flor Amargo. Da marzo 2018 a settembre 2019 gli España Circo Este iniziano un nuovo tour mondiale: oltre 90 concerti in USA (SXSW a Austin Texas), Germania, Austria, Francia, Olanda, Spagna, Polonia e Ungheria (Sziget Festival). Nel 2019 entrano in studio con il produttore Fabio Gargiulo (Lo Stato Sociale, Arisa, Eros Ramazzotti, La Rappresentante di Lista, Motta, ecc.) per le registrazioni del nuovo album "Machu Picchu" - anticipato già dai singoli "Cento Metri", "La

Mia Rivolta", "Nati Storti", "Se La Cantiamo Ci Passerà" e "È Da Un Po’ Che Aspetto Il Mio Fra Un Po’" - pubblicato il 6 novembre 2020 per Garrincha Dischi. Il 26 novembre 2021 è uscito “Amico”, il primo singolo estratto dal nuovo album.




Flavia Paoli







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