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Iole, vorrei che la mia musica arrivasse “Sul tetto del mondo”




Iole, cantautrice classe 97' nata in provincia di Napoli, è cresciuta insieme ad un'amica inseparabile: la musica. Questa dolce compagna l'ha spinta a partecipare, a soli 14 anni, a programmi come "Io Canto", "Amici" e "X-Factor Romania". Negli stessi anni muove i suoi primi passi come cantautrice grazie ai singoli “Mood” e “Adorable”. Nel 2022 partecipa al Contest "One Shot Game" di Honiro Label e si afferma tra i 4 vincitori. L'anno successivo, insieme al fratello e producer Krous, pubblica il sui primo EP "Luce". Con il brano "Sul tetto del mondo" partecipa a "Una voce per San Marino".


L'autrice commenta così la scelta del brano e l'emozione per la partecipazione al concorso: "Ho voluto iniziare quest'esperienza con il semplice desiderio di divertirmi, per me la musica infatti, indipendentemente dalla competizione, ha sempre rappresentato in primis qualcosa che mi facesse stare davvero bene. Ho superato varie fasi, partendo dei casting, passando per la semifinale, fino ad arrivare a sentire il mio nome tra i finalisti. È stato indescrivibile, sono ancora incredula e soprattutto molto felice di condividere il palco di sabato con nomi come Deborah Iurato, Laioung e altre personalità affermate nel panorama musicale. La scelta del brano per “Una Voce per San Marino” è stata molto complicata. Avevo pezzi più movimentati, più pop, che potevano raccontare un ventaglio di sound e contaminazioni più internazionali. Nonostante questo però, ho voluto portare questo singolo perché all'interno del contest ci sono molti brani scritti in inglese in prospettiva dell'Eurovision, a me piacerebbe invece che si conoscesse più qualcosa che si ispira al cantautorato italiano, con una sfumatura di contemporaneità. Io e mio fratello un giorno abbiamo ascoltato una produzione di Mac Miller, ne siamo rimasti talmente affascinati che abbiamo voluto crearne un remake. Ho iniziato a scrivere facendomi trasportare dalle emozioni e in circa mezz'ora il pezzo era concluso".


Abbiamo avuto l'opportunità (e l'onore) di intervistare questa giovane e talentosa artista in una

giornata di sole che scaldava l'atmosfera campana. Scorri per leggere cosa ci ha raccontato.


Ciao, innanzitutto, ti volevo chiedere "come stai"'? Com'è andata l'esperienza a San Marino?

Molto bene, oggi è una bellissima giornata qui a Napoli. L'esperienza a San Marino mi ha lasciato delle vibes molto positive.


Se ti va, di parlarmi del brano che hai portato a una voce per San Marino e ti ha fatto arrivare in finale

"Sul tetto del mondo" è il brano che chiude il mio primo EP che è uscito il 3 Febbraio, è un brano che fa parte del mio cuore. È diverso da tutti gli altri miei pezzi, è molto romantico. È una ballad praticamente, con questi suoni molto blues. Ci è piaciuto subito, l'ho scritto in una 20ina/30ina di minuti, di getto, in modo istintivo. Ed era quello, anche se avevo altri pezzi ho preferito portare una cosa che sentivo di più.


La scelta di portare qualcosa in italiano in un contesto internazionale è stata pensata oppure è stato un processo di scelta naturale?

È stato voluto, attualmente non scrivo in inglese, ma anche se avessi avuto pezzi in inglese mi

sarebbe piaciuto portare un pezzo in italiano. Canto da molto ma ho iniziato a scrivere da pochi anni, quindi portare un pezzo mio è anche motivo di felicità e soddisfazione.


Senti e invece come vedi la partecipazione di Mengoni per l’Italia?

Sì, assolutamente, sono contenta, Marco Mengoni è un artista che apprezzo e stimo.


Ho letto che “Sul tetto del mondo” è prodotto da Krous, tuo fratello, come anche il tuo EP Luce; com’è lavorare con il proprio fratello?

Io e mio fratello viviamo molte emozioni in simbiosi, nonostante i nostri due caratteri molto diversi. Per descrivere il nostro rapporto dico spesso che è come se fossimo gemelli siamesi!


So che da bambina hai partecipato a IO CANTO, come si è evoluto il rapporto con la musica da quel momento in cui eri piccolina?

In realtà quando ho partecipato ero un'interprete, non scrivevo ancora e lì praticamente sapevi che quello era il pezzo e poi lo interpretavi. Quando si diventa anche autori invece è diverso, perché puoi essere te stesso al 100%.


Hai preso parte già a un talent fuori dall’Italia, XFactor Romania; pensi che il contesto estero apra più porte rispetto al contesto piuttosto, passami la parola, piccolo, italiano?

Credo che il mercato italiano sia forse un po' più complicato rispetto a quello estero. È diverso il modus operandi anche a partire dalla produzione. Mi piace la capacità in particolare degli artisti italiani di mettere il cuore e la passione in quello che fanno. Ovviamente è una cosa soggettiva.


Pensando al concetto di stare “sul tetto del mondo”, cosa speri per il futuro della tua musica? Qual è il tetto che sogni di raggiungere in un futuro piuttosto immediato?

Alcune volte mi lascio trasportare da sogni piuttosto grandi, e l'immaginazione mi porta a sperare in obiettivi sempre più impegnativi. Il mio desiderio sarebbe, un domani, partecipare al Festival di Sanremo.


Ti piace la prospettiva di portare "Sul tetto del mondo" live?

Mi piace un sacco pensare ai live, ogni volta che me li propongono accetto. È il momento migliore per il nostro mestiere perché hai la possibilità di farti ascoltare dal vivo.


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