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Legno: sarebbe un sogno fare un pezzo con Antonello Venditti


"Un altro album", in uscita domani, 27 novembre, è il nuovo album dei Legno, un progetto indipendente formato da due ragazzi toscani la cui identità è sconosciuta.

I successivi singoli, “Le canzoni di Venditti” e “Febbraio” anticipano la pubblicazione del disco “Titolo album”, uscito il 29 marzo per Matilde Dischi con distribuzione Artist First.

Il successo dei Legno continua grazie alla collaborazione estiva con Divanoletto nel singolo “All You Can Eat”.

Il 27 settembre dello scorso anno esce “Affogare”, singolo che apre il nuovo capitolo discografico dei Legno, a cui succedono "In (Gin) Di Vita" e “Casa De Papel”, ispirato all’omonima serie spagnola

A giugno di quest'anno esce Instagrammare” (feat. Rovere), il cui video diventa il più trasmesso da MTV Music nel mese di luglio.

Settembre è il mese di "HOLLYWOOD" (feat. Wrongonyou), un altro tassello di un nuovo lavoro discografico che uscirà domani.

Nell'attesa, li abbiamo intervistati per voi, continuate a leggere per scoprire cosa ci hanno raccontato.


Chi sono i Legno e perchè non vogliono mostrarci la loro identità?

I Legno sono due amici che amano scrivere canzoni e fare musica. Ci siamo messi una scatola in testa perché volevamo fare arrivare direttamente le nostre canzoni prima, di qualsiasi altra cosa. In un mondo fatto di apparenze e di personaggi che hanno un volto e un’ identità precisa, ci piaceva l'idea di presentarci direttamente con la musica che facciamo, attraverso i due stati d'animo più comuni: triste e felice.


Come definireste il vostro nuovo progetto musicale? Da cosa nasce “Un altro album”?

Siamo consapevoli che è cambiato qualcosa. Dopo "Titolo Album" siamo cresciuti e abbiamo maturato l'idea di approfondire alcuni temi che nel primo disco non avevamo definito per intero. Parliamo di amore, di quello che sa essere forte ma anche maledettamente fragile, l'amore ironico, malinconico, imperfetto. E' come se ci fossimo tolti la scatola per farvela indossare.


Abbiamo letto che “Un altro album” è un album sincero che parla d’amore: quanto di voi c’è al suo interno?

C'è tutto quello che abbiamo vissuto in questo ultimo anno. "Un altro album" è un disco sincero, semplice e diretto.


Insieme all’album uscirà un fumetto, questo per far sì che si riacquisti il vecchio valore del disco fisico; quanto - secondo voi - le piattaforme digitali hanno fatto perdere valore ai dischi fisici e perché? Quanto valore hanno per voi i dischi fisici?

Naturalmente il progresso e la digitalizzazione di quasi tutto quello che una volta era tangibile sta travolgendo il mondo fisico e purtroppo si dimentica l'importanza del cd. Il disco non ha soltanto una sua funzione materiale ma, una volta stampato, ha una sua anima. Ogni artista ha un legame speciale con il proprio album, è qualcosa che in qualche modo è nato. Per questo è molto importante non lasciare che il rapporto tra disco fisico e fruitore non finisca nel dimenticatoio di tutte quelle cose che il tempo porta via con sé.


Il fumetto e l’album saranno collegati tra loro o saranno due storie parallele?

Quando abbiamo pensato al fumetto dei Legno ci siamo sentiti subito protagonisti di un qualcosa di eccezionale. Ci piaceva l'idea di rappresentare questo disco con una storia parallela che raccontasse, in maniera fantastica, com'è nato il progetto, ci siamo messi la tuta e siamo diventati dei veri supereroi.


Come nasce la passione per la musica? E come invece quella per i fumetti?

La nostra passione per la musica nasce quando eravamo piccoli. Abbiamo entrambi iniziato a suonare uno strumento e ci siamo subito sentiti come dei supereroi con i propri poteri. Suonare e sfogarsi con le parole con i testi ci ha aiutato molto. I fumetti sono una di quelle cose che ci hanno fatto crescere, il legame con essi è forte e nel tempo non è mai passato.


Come mai la scelta di dare questo titolo - che può sembrare scontato ma che io ritengo molto originale - all’album? C’è un significato più profondo dietro?

Come con "Titolo Album" non volevamo dare un nome all'album specifico di un brano, perchè ci sembrava di dare meno importanza a tutti gli altri brani del disco. Un tempo il disco probabilmente si sarebbe chiamato "Affogare", ma a noi piaceva il fatto di chiamarlo per quello che è, un Album, e "Un altro Album" è il nostro secondo disco.


In più canzoni si percepisce una nostalgia d’amore, a tratti un po’ di tristezza: quanto vi aiuta scrivere ciò che provate?

Scrivere canzoni per noi è una valvola di sfogo, ci aiuta molto a superare difficoltà e momenti no, in questo caso il nostro secondo disco è stato fondamentale.


Quanto la situazione che stiamo vivendo ha influito sul vostro lavoro e sul suo svolgimento?

E' stato ed è tutt'ora un anno particolare, difficile, drammatico. Con la pandemia ci siamo resi conto di avere tante cose importanti che prima sembrano superflue e scontate, durante il lock down ci siamo riscoperti nella nostra intimità, abbiamo risfogliato i vecchi album di fotografie del passato e ci siamo emozionati nel vedere, mentre tutto si era fermato, quanto siamo grandi nelle nostre piccole vite, quanto l'amore sia importante, quanto ognuno di noi abbia bisogno di essere speciale. La semplicità delle cose è l'arma più potente di cui disponiamo, possiamo veramente fermare tutto questo attraverso il buon senso e la semplice voglia di farlo, senza lamentarsi, senza essere vittime. Alcune cose saranno difficili e pesanti, ma dobbiamo superare questo momento per uscirne più forti e consapevoli del fatto che possiamo veramente essere persone speciali. Il nostro augurio è quello di tornare ad essere uniti.

Ci sono artisti a cui vi ispirate? Con chi vorreste collaborare?

Ascoltiamo il cantautorato italiano, amiamo De Gregori, Venditti, Lucio Dalla e Battisti, ci troverete un pò di tutto in questo disco, abbiamo voluto privilegiare gli strumenti veri, suonati.

Per noi sarebbe un sogno fare un pezzo con Antonello Venditti.


Progetti per il futuro dei Legno?

Suonare suonare e suonare, quando tutto sarà tornato alla normalità.


Per concludere una domanda di rito: qual è l’augurio che fate a voi stessi e alla vostra musica?

Non smettere mai.


Alessia Campiti

Arianna D'Ambrogio

Flavia Paoli

Simona Valentini

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